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Gravidanza fisiologica Patologia della gravidanza

Gatto, toxoplasma e gravidanza

Una delle principali preoccupazioni delle future mamme è evitare l’infezione da toxoplasma, se non sono immuni.

Abbiamo già parlato della toxoplasmosi e delle sue possibili conseguenze; vediamo in questo breve articolo alcune precisazioni su come comportarsi con gli animali di casa.

Sappiamo che il gatto è l’ospite, in cui si compie la riproduzione del Toxoplasma gondii, ma che cosa ci consiglia la veterinaria? Ci risponde la dr.ssa Francesca Piolanti di Viareggio.

donna con gattoNon è necessario allontanare il gatto da casa: l’unica attività a rischio è la pulizia della lettiera, che non dovete fare per nessun motivo. Infatti, il rischio proviene dal contatto non con il gatto, ma con le sue feci. Il nostro amico felino, però, è solito leccarsi la zona anale. Per estrema sicurezza è meglio quindi lavarsi le mani dopo averlo accarezzato, e non metterle mai in bocca (cosa che può succedere quando si è sovrappensiero).

È possibile sapere se il gatto ha avuto l’infezione?

Sì, mediante un test specifico, un semplice esame del sangue. Nell’interpretazione del test sierologico dobbiamo considerare che le IgG, segno di infezione pregressa, possono essere positive anche nel gatto sano, mentre le IgM, segno di infezione recente, possono persistere a lungo. In realtà, la finestra di contagiosità è molto ristretta, per cui anche un gatto che ha avuto un test ematico positivo non è detto che trasmetta l’infezione: se il gatto mangia solo cibi cotti o in scatola, non è a rischio.

Tutto questo vale per il gatto che è sempre in casa, e che non va all’aperto: anche se sazio, il felino ha l’istinto cacciatore e può cibarsi di piccoli animali, che lo possono infettare.

Deve essere evitato il contatto anche con altri animali domestici?

Il contatto con i cani non crea alcun problema, mentre è da evitare il contatto con le urine di tutti gli animali, per il rischio di listeriosi.

Ci sono altre attività a rischio?

Sì, il giardinaggio è una di queste: trapiantare il basilico del terrazzo può essere più rischioso del contatto con gli animali.

 

Ringrazio la dr.ssa Piolanti per la collaborazione!

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