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La fitoterapia è la disciplina medica, che prevede l’uso di piante medicinali a scopo preventivo o curativo, sulla base delle proprietà farmacologiche dei costituenti chimici della pianta. Essa segue gli stessi metodi scientifici della medicina convenzionale, pertanto non dovrebbe essere necessariamente classificata tra i rimedi alternativi.

Infatti, molti preparati sono prescrivibili in forme farmaceutiche, previste anche dalla Farmacopea Ufficiale italiana ed europea, e possono essere utilizzati come preparazioni galeniche o specialità registrate, configurandosi come veri e propri medicinali vegetali, distinti da integratori e prodotti erboristici, che per definizione hanno un ruolo salutistico, ma non curativo. D’altra parte, è ben noto come molti farmaci di sintesi siano stati prodotti a seguito della scoperta di composti chimici, derivati dalle piante (acido acetil-salicilico, morfina, etc.).

Pertanto, è utile ricordare che le piante sono contenitori di sostanze chimiche, e che l’idea comunemente diffusa che le cure a base di piante siano necessariamente innocue in quanto naturali dovrebbe essere abbandonata. Infatti anche le piante medicinali possono avere controindicazioni, dare effetti collaterali, e presentare incompatibilità ed interazione con cure farmacologiche.

É particolarmente importante ricordare che la sicurezza di molti rimedi fitoterapici non è testata in gravidanza, pertanto è sempre bene riportare al proprio medico l’uso di prodotti erboristici ed integratori, che andrebbero interrotti non appena è noto lo stato gravidico. I farmaci vegetali (cioè le preparazioni farmaceutiche a scopo terapeutico) dovrebbero essere usati esclusivamente sotto la supervisione di un medico esperto in fitoterapia.

Posso usare rimedi a base di zenzero per la nausea?

Non è noto se lo zenzero possa essere abortivo o causare malformazioni nei feto, pertanto le linee guida del Ministero della Sanità per la gravidanza fisiologica ne controindicano l’uso.

Che rimedi naturali posso usare per la stipsi?

Si possono usare fibre, che formano gel (ad esempio psyllium, glucomannano…). Sono controindicati i lassativi antrachinonici (rabarbaro, senna, aloe, frangola, cascara), che sono eccessivamente irritanti, e anche al di fuori della gravidanza non andrebbero mai usati per periodi prolungati.

Mi brucia lo stomaco, cosa posso usare, che non sia un farmaco?

Una tisana a fine pasto a base di malva o radice di altea, oppure polvere di radice di altea in capsule. Se c’è reflusso, si possono usare prodotti a base di alginato.

Mi fa male la schiena, posso usare la crema all’arnica?

No. Meglio fare alcuni massaggi, e poi riprendere una regolare attività ginnica. Il mal di schiena infatti deriva spesso da uno stato di inattività, che sommato al peso della pancia, può favorire la comparsa di lombosciatalgia.