di

 

La medicina tradizionale cinese (MTC) comprende un insieme di conoscenze mediche, tramandate nel corso dei millenni, inizialmente per via orale, e successivamente per scritto. I testi scritti sono stati redatti in epoca precedente agli Han Anteriori (206 a.C.-8 d.C.). Il grande libro tradizionale, Nei Jing (“Medicina Interna”), rappresenta il testo più antico fino a noi pervenuto, e menziona il passaggio dall’utilizzo di schegge di pietra all’introduzione degli aghi metallici, facendo pensare che l’agopuntura fosse utilizzata già in periodi molto arcaici. Infatti, l’origine dell’agopuntura si confonde con l’origine della civiltà e della cultura cinese, sotto il patrocinio di Huang Di, l’Imperatore Giallo (2697-2597 a.C.), che rappresenta per i cinesi il fondatore della Cina ed il grande maestro della loro cultura.

La MTC si basa su di un sistema filosofico, che considera l’uomo come parte dell’universo, mediatore tra il Cielo e la Terra, fusione di forze cosmiche e terrestri, governato dalle stesse leggi della natura.

La MTC considera corpo e mente come un’unità inscindibile: qualsiasi evento esterno agisca sulla persona produce contemporaneamente effetti di tipo psichico, viscerale e somatico, che si manifestano allo stesso tempo in ogni parte dell’individuo, tramite le strette relazioni, che esistono tra i diversi organi e visceri.

L’organismo umano, secondo la MTC, è percorso da canali di energia, detti anche meridiani, che fanno riferimento ad organi (“Zang”), intesi non in senso materiale stretto, ma come contenitori di una energia specifica e depositari di funzioni, che solo in parte corrispondono ai dettami della medicina occidentale.

In antichità, il medico (o sciamano) tramite l’uso di frammenti acuminati di ossa o pietre, si poneva l’obiettivo di riequilibrare l’energia dell’organismo, stimolando alcuni punti situati su canali energetici. Modernamente, si utilizzano aghi monouso sottili, costituiti da una lama di acciaio, con avvolto intorno un filo metallico, generalmente di rame, che forma una spirale. L’ago penetra la cute per alcuni millimetri, e questo processo non è solitamente doloroso.

La scienza moderna ha dimostrato che l’agopuntura stimola numerosi processi fisiologici, tra i quali il più noto è l’immissione in circolo di endorfine, e che questo la rende efficace, con prove di evidenza scientifica, soprattutto nelle patologie caratterizzate da dolore, acuto o cronico.

L’agopuntura non ha effetti collaterali, ed è pertanto la terapia ideale per curare alcune patologie tipiche della gravidanza, oppure altre condizioni, magari preesistenti alla gravidanza stessa, in cui non si possono usare farmaci, perché potenzialmente dannosi per il feto:

  • iperemesi gravidica
  • cefalea
  • lombalgia
  • sindrome del tunnel carpale
  • ansia e insonnia
  • disturbi dell’umore

Inoltre, può essere tentata la moxibustione per il rivolgimento del feto podalico, anche se le evidenze scientifiche al riguardo sono contrastanti. La moxibustione consiste nello scaldare i punti di agopuntura mediante un sigaro di artemisia, posto ad una certa distanza dalla cute, in modo da evitare scottature.

In Toscana l’agopuntura è stata inserita anche nei programmi assistenziali forniti dal Sistema Sanitario Nazionale, tramite pagamento di un ticket. Il centro di riferimento regionale per l’agopuntura in Toscana è il  Fior di Prugna a Campi Bisenzio (Firenze). Esistono inoltre molti centri privati ed ambulatori che forniscono questa prestazione.

Secondo una recente direttiva nazionale, presso gli Ordini dei medici è consultabile la lista degli specialisti in medicine alternative (nelle branche riconosciute di esclusiva pertinenza della professione medica: agopuntura, fitoterapia ed omeopatia).