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Femminismo Fertilità

Il social freezing è femminista?

Negli ultimi tempi si parla molto di social freezing, la crioconservazione degli ovociti per motivi sociali, vale a dire per non aver paura dell’orologio biologico. Bianca Balti dice che la vuole regalare a sua figlia quando avrà 20 anni, mentre alcuni colossi tecnologici come Google in America la offrono alle dipendenti nel piano assicurativo aziendale.

Immagine di Freepik

Ma il social freezing è femminista? Aiuta le donne ad emanciparsi o le rinchiude in una gabbia diversa?

Non stiamo parlando di crioconservazione per motivi di salute, per esempio per dare la possibilità di avere un figlio dopo cure oncologiche o a pazienti con endometriosi grave, che rischiano uno o più interventi chirurgici, che possono compromettere la fertilità. Così come in alcuni casi, quando gli esami ormonali mostrano una tendenza alla menopausa precoce, si può intervenire con la crioconservazione per dare una possibilità di un figlio geneticamente proprio se al momento non ci sono le condizioni per cercare una gravidanza.

Quando il social freezing è femminista?

E’ femminista l’autodeterminazione e quindi il poter scegliere sul proprio corpo. Se io decido di fare il social freezing perché lo voglio e senza pressioni, non credo che ci sia altro da dire. Ma siamo davvero sicure che sia una scelta libera?

I vantaggi del social freezing

Il social freezing serve per mantenere congelati gli ovociti in modo indefinito, finché non ci siano le condizioni ideali per una gravidanza. Queste condizioni rimangono un miraggio per molte persone: una casa, un lavoro stabile, una relazione significativa. Alcune decidono di avere figli anche da single, e questo sicuramente è il modo più sicuro per realizzare un progetto riproduttivo, ma con un grande carico fisico e psicologico del crescere un figlio da sola (anche se un partner potrebbe arrivare più tardi).  

Gli svantaggi del social freezing

Il social freezing per preservare la fertilità femminile non è una cosa da poco. Si tratta di sottoporsi a una stimolazione ormonale (punture da fare per una decina di giorni) e poi al prelievo ovocitario in sedazione. Il recupero degli ovociti è una metodica invasiva e la stimolazione stessa può avere degli effetti collaterali anche gravi, come la sindrome da iperstimolazione ovarica, che è più frequente nella donna giovane, specie se presenta ovaio policistico.

Il social freezing è un privilegio. Non lo passa il Sistema Sanitario Nazionale, ma si fa presso cliniche private, con costi che si aggirano sui 2000 euro per trattamento (e ne può servire più di uno).

Aspetti medici del social freezing

Il social freezing può dare l’illusione che sia possibile fare figli a qualsiasi età (il limite per l’impianto embrionario in Europa è di 50 anni). L’ovocita di una donna giovane ha un’ottima fecondabilità, ma per dare garanzie di un successo riproduttivo, servono molti ovociti (idealmente 15-20), perché non tutti gli ovociti diventano un embrione e non tutti gli embrioni sono adatti per essere impiantati. Inoltre, ci sono fattori legati all’utero e alla sua capacità di accogliere l’embrione e di dare origine a una gravidanza, che possa arrivare a termine. Avere un embrione impiantato, anche di ottima qualità, non è uguale a un bambino in braccio. La salute generale della donna che riceve questo embrione è importante: è una donna con un dismetabolismo glicidico, con disturbi ormonali, ipertensione o altri fattori sfavorevoli?

Se si pensa di usare questi ovociti per fare figli oltre i 45 anni bisogna anche arrendersi all’evidenza che c’è un limite biologico per la gravidanza per motivi che riguardano la sicurezza della madre e del neonato. Avere una gravidanza in età avanzata vuol dire maggior rischio di morte materna e fetale, gestosi, diabete gestazionale, prematurità (con tutte le conseguenze associate). Non basta essere persone “in forma”, attente alla dieta e allo sport e sensibilizzate a uno stile di vita salutare.

Idealmente, questi ovociti congelati andrebbero utilizzati entro i 40 anni, un’età in cui molte donne continuano ad avere una propria fertilità di base buona (e quindi in teoria non ne avrebbero bisogno).

Ci sono effetti psicologici?

La mia perplessità è che il social freezing possa avere un effetto psicologico più che pratico, perché bisognerebbe avere sotto mano i dati su quante poi fanno ricorso a quegli ovociti per ottenere delle gravidanze. Vale a dire, il social freezing serve più a far stare tranquille e non far fare scelte avventate con partner inadatti, solo perché si vuole un figlio.

Aspetti sociali e politici del social freezing

Magari non è rilevante per chi vi si sottopone, ma a mio parere il social freezing non è femminista. E’ una pratica consentita da un privilegio economico, che non mette in discussione il sistema patriarcale e capitalistico, che prima sfrutta la donna e poi la penalizza sul mercato del lavoro quando decide di avere una gravidanza. Se avessi una figlia, prima di consigliarle il social freezing, le consiglierei di informarsi su cos’è la fertilità femminile, in modo da fare scelte consapevoli, e magari, se vuole, di unirsi a un collettivo femminista per sviluppare la propria coscienza politica.

Per saperne di più sulla crioconservazione, ne ho parlato in questo articolo sul mio blog di Medicitalia

Abbiamo parlato di crioconservazione ovarica nell’endometriosi con la dr.ssa Valeria Valentino, ascoltaci su Spotify

Leggi il libro sulla fertilità della dr.ssa Valentino

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