In gravidanza il tempo a volte sembra non passare mai, e alle mamme in attesa piace fantasticare su cosa faccia il loro bambino. Come impiega il suo tempo, solo soletto nella pancia, o in buona compagnia se gemelli?
Cresce: si nutre dal cordone ombelicale e in minor parte dal liquido amniotico.
Si muove: i primi movimenti “brulicanti” appaiono verso le 7-8 settimane. Dalla 10° settimana il feto assume un aspetto umano, con testa e quattro arti, e i movimenti diventano progressivamente più complessi. Alle 11-12 settimane il bambino salta, ed esplora lo spazio a sua disposizione nelle tre dimensioni. Sarà ancora molto mobile, per lo meno fino alle 25-26 settimane, poi il peso della testa lo aiuterà a mettersi cefalico (cioè a testa in giù), una capriola che alcuni bambini possono fare anche a 36 settimane, ma che nella maggior parte dei casi avviene prima. I movimenti sono il segno principale del benessere fetale, che ogni futura mamma deve abituarsi a percepire, soprattutto dalle 28 settimane di gestazione.
Dorme: i movimenti sono intervallati da periodi di sonno, che durano fino a 40-60 minuti. Non c’è una correlazione con l’ora della giornata, sonno e attività si susseguono anche durante la notte. Il bambino può svegliarsi per uno stimolo tattile o sonoro, oppure a seguito dell’arrivo di zucchero, come dopo un pasto.
Ascolta: dalle 26 settimane il cervello fetale è completo di tutte le connessioni e si pensa che il bambino possa avere coscienza di quello che accade al di fuori del suo corpo. Il feto ascolta il rumore che per lui è più gradito e rilassante, quello del cuore della sua mamma e del suo respiro, che lo accompagnerà per i 9 mesi dell’attesa.
Beve: deglutisce il liquido amniotico, che aiuta lo sviluppo del tubo digerente e dei polmoni.
Respira: alla fine del terzo trimestre non sono rari i movimenti respiratori, una sorta di allenamento per la nascita. L’inspirazione avviene dal naso e dalla bocca, e porta liquido amniotico nei polmoni, aiutando a svilupparli. Al momento del parto, la spremitura della gabbia toracica nel passaggio dalla vagina svuota bene i polmoni e aiuta il bambino a respirare. Questo è il motivo per cui a volte i bambini nati da taglio cesareo hanno difficoltà respiratorie e richiedono l’aspirazione delle vie aeree.
Esplora: il bambino tocca tutto ciò che è a portata di mano fin dalle prime settimane di gestazione. Mette le dita in bocca e può talora aggrapparsi al cordone, senza che questo configuri per lui un pericolo.
Fa pipì: il liquido amniotico è prodotto nelle prime 10-13 settimane dalla placenta, poi iniziano a funzionare i reni. Dopo le 16 settimane tutto il liquido amniotico è prodotto dal feto stesso ed è praticamente la sua urina.
Fa la cacca: poco. Può avvenire soprattutto a termine di gestazione, a seguito di fenomeni di ipossia, per cui si ha il cosiddetto liquido tinto di meconio (le prime feci del feto).
Sorride, sbadiglia, fa le smorfie, a volte è corrucciato.
Apre gli occhi: questo fenomeno è ben visibile nel corso del terzo trimestre. Non c’è però niente di interessante da vedere, per cui i movimenti di apertura degli occhi durano poco.
Sogna: chissà che cosa, forse mamma che mangia la pizza?
Spinge: al momento del parto il bambino punta i piedi. Anche lui si impegna per venire al mondo!
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