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L’idroterapia comprende tutte le cure, interne ed esterne, che utilizzano l’acqua a scopo salutistico.

Già gli antichi conoscevano le virtù dell’acqua, come noto dalle testimonianze storiche legate all’uso delle terme, particolarmente diffuse nel mondo greco e romano. Nell’ottocento, l’idroterapia è stata riscoperta, soprattutto ad opera dell’abbate tedesco Kneipp e di Priessnitz, un contadino austriaco, che aveva messo a punto un metodo di idroterapia, osservando il comportamento degli animali.

L’acqua può agire attraverso:
  • stimoli termici: più è grande il divario di temperatura tra corpo umano e acqua, maggiore è la reazione che si produce. I trattamenti devono sempre partire dagli stimoli più delicati, per poi gradualmente far aumentare o diminuire le temperature.
  • reazione: l’applicazione calda aumenta la temperatura del corpo, favorisce il passaggio di sangue dagli organi interni alla periferia, scioglie gli spasmi muscolari e riduce il dolore. L’applicazione fredda stimola le reazioni interne e l’afflusso di sangue e di calore, aumenta il tono vascolare (questo è particolarmente utile in caso di capillari deboli), favorisce la concentrazione.
  • stimoli meccanici: la pressione del liquido riduce la forza di gravità nell’immersione, ed è un massaggio su tutto il corpo, con benefici per muscoli e strutture vascolari e linfatiche.

I trattamenti idroterapici possono essere eseguiti presso piscine, centri benessere, ma anche a casa, con alcuni accorgimenti. Le cure idroterapiche più adatte alla gravidanza comprendono:

  • Spugnature, maniluvi, pediluvi: utili per gambe e mani gonfie. Si consiglia di usare acqua fredda, evitando escursioni termiche troppo ampie, ma abituandosi gradualmente. Le applicazioni possono durare 20-30 minuti.
  • Camminare in acqua con il livello alle caviglie o alle ginocchia, pestare l’acqua (anche in una tinozza o in vasca): utile per la circolazione.
  • Ginnastica: acquagym, nuoto libero. Spinning in piscina può essere un esercizio troppo intenso e poco adatto alla gravidanza.
  • Idromassaggio: è rilassante e aiuta la circolazione. Si consiglia di non superare i 30-40 minuti, altrimenti può essere troppo stancante.
  • Bagno di vapore per il viso e le vie aeree superiori: si può abbinare l’uso di oli essenziali balsamici, al fine di migliorare la respirazione e di favorire il drenaggio delle secrezioni mucose.
  • Gargarismi, sciacqui per il mal di gola
  • Lavaggi nasali per raffreddore e sinusite
  • Cure interne: bere due bicchieri di acqua tiepida al mattino favorisce la regolarità intestinale. L’uso delle tisane deve essere sempre valutato da un medico esperto in fitoterapia. In gravidanza è consigliabile assumere almeno due litri di acqua al giorno.
  • borsa di acqua fredda o compresse bagnate contro le contusioni, si applica sulla parte dolente.
  • cataplasmi: ad esempio con argilla o con poltiglie (semi di lino).

Non andrebbero eseguiti (o comunque si consiglia di consultare il proprio medico):

  • Lavaggi interni: lavande vaginali, idrocolonterapia
  • Semicupi: consiste nel sedersi in una apposita tinozza piena d’acqua, eventualmente miscelata con tisane ed estratti a base di erbe
  • Sauna: il caldo eccessivo può far svenire
  • Passaggi rapidi di tutto il corpo attraverso docce calde e fredde alternate
  • Impacchi di acqua calda o fredda sull’addome

In conclusione, l’acqua è l’elemento naturale della gravidanza, che può diventare l’occasione ideale per riscoprire le sue molte virtù salutistiche.

Bibliografia
Idroterapia Gudrun dalla Via Ed Red! 2005