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Ecografia e diagnosi prenatale Fertilità Patologia della gravidanza Storie di donne

Intrauterina o extrauterina?

Maria ha 37 anni e da qualche mese cerca una gravidanza. Mi chiama perché sta avendo lievi perdite ematiche persistenti prima del ciclo. La vedo in ecografia: ha ovulato, ma l’endometrio è sottile. “Sono sicura di non essere incinta, questo mese mio marito era via per lavoro e non abbiamo avuto rapporti”. Le propongo di fare comunque un test di gravidanza, prima di prendere un farmaco per bloccare lo spotting.

In serata mi cerca molto spaventata, il test è positivo. Il valore delle beta-HCG è intorno a 700, il prelievo ripetuto dopo 48 ore mostra valori stabili. Riferisco la donna all’ospedale di zona, dopo un periodo di osservazione di alcuni giorni verrà fatta la diagnosi di gravidanza extrauterina tubarica.

La diagnosi di gravidanza extrauterina non è semplice, soprattutto se i valori delle beta-HCG sono bassi e non è mai stata visualizzata una camera gestazionale in utero.

Storicamente, si dava l’indicazione di una soglia discriminatoria: se il valore delle beta era superiore a 1000-1500 UI/L e non c’era la camera gestazionale in utero, si poteva sospettare la diagnosi di GEU. Oggi si valuta invece il beta HCG ratio, che consiste nel rapporto tra beta a 48 ore/beta al giorno 0.

Se questo valore è superiore a 1,35 la gravidanza è probabilmente vitale (anche se alcune GEU possono avere un andamento simile a una intrauterina normale inizialmente), se è inferiore a 0,83 la gravidanza è in tutta probabilità un aborto (di gravidanza intrauterina o GEU). Nella fascia intermedia ci sono tutte quelle situazioni, che meritano un monitoraggio nel tempo.

Se la paziente è stabile clinicamente (cioè non ha dolore o emorragie in atto) ed è disposta al follow-up, può fare gli esami del sangue da esterna, senza bisogno di ricoverarsi. Le beta HCG possono essere ripetute una o due volte a settimana, fino a verificare l’azzeramento. Nei casi in cui i valori persistono, si può valutare la possibilità di una terapia medica (metotrexate) o chirurgica.

In ogni caso, è importante ascoltare le preferenze della donna: ci sarà chi vuole evitare un intervento chirurgico e si orienterà per la terapia medica, e chi invece preferirà risolvere operandosi, perché desiderosa di una diagnosi certa o non disponibile ad affrontare l’ansia di un follow-up, che può richiedere diversi giorni.  I dati scientifici ci dicono che i due atteggiamenti non cambiano gli esiti in termini di fertilità futura.

La prognosi per la fertilità è buona: l’85% delle pazienti riesce a concepire in modo spontaneo una gravidanza intrauterina.

Bibliografia

Fields L, Hathaway A. Key Concepts in Pregnancy of Unknown Location: Identifying Ectopic Pregnancy and Providing Patient-Centered Care. J Midwifery Womens Health. 2016 Oct 25.

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